11 apr 2019

Resoconto dell'incontro tra il Comitato Genitori e la scuola a proposito della primaria.

Torino, 4 aprile 2019

Incontro CG – SCUOLA

Il giorno 01/04 il CG nelle persone del presidente Thomas Morgante e del segretario Francesco Cardone ha incontrato il Preside e la maestra Porcelli per discutere di alcune questioni attinenti al benessere dei bambini della scuola primaria, emerse anche in sede di riunione fra genitori il 20 febbraio scorso.
Questi alcuni dei temi affrontati:
1. Nelle terze ci sono stati numerosi abbandoni, più di dieci nella 3 B, tre quest'anno nella 3C, sette nella 3A. Anche nelle seconde ci sono stati abbandoni e non solo per trasferimenti dell'intera famiglia.
Thomas nei giorni precedenti all'incontro aveva parlato personalmente con molte madri di bambini sia già trasferiti, sia in attesa di un posto in altra scuola. Il quadro che emerge comune a tutte queste storie è un grande disagio dei bambini ma anche delle famiglie, che risulta in una grande fatica anche difficile da comprendere. Sono state raccontate storie di percorsi con specialisti sia per il bambino che per il gruppo familiare. E' difatti l'intero gruppo familiare che si mette in discussione. Sicuramente i genitori che scelgono di spostare il figlio lo fanno dopo infinite riflessioni e valutazioni. Non e' mai una scelta facile.
Thomas ha raccontato tutto questo al Preside ed alla maestra Porcelli, ma sui motivi degli esodi non abbiamo ricevuto una loro opinione. Il Preside ha detto che lui firma tanti nulla osta in uscita e tanti in entrata, la maestra Porcelli ha detto invece che in alcuni casi, non funziona l'alchimia tra insegnante e bambino. A proposito delle terze si rivelano tre singolarità. In passato i bambini con il sostegno non venivano alla Spinelli. La struttura per il sostegno è complicata. La 3^ B ha cambiato insegnante di Italiano dalla prima per ben 3 volte, l’insegnate di matematica no ma era nuovo in questa scuola. Porcelli: in 2^ B si parla di bambini con conflitti e caratteristiche che si portano dietro dalla scuola dell’infanzia.
2. I bimbi passano tante ore fermi in classe, l'intervallo del mattino in alcuni casi salta perché ci sono lezioni di lingua prima e dopo, oppure durante l'intervallo i bambini possono solo stare seduti in classe a disegnare o parlare con il compagno. Ci sono orari di alcune classi in cui i bimbi hanno poco tempo anche durante l'intervallo del pranzo.
Abbiamo chiesto di lasciare sfogare la naturale energia infantile, portando l’esempio anche un po’ estremo dei paesi nordici dove ogni giorno i bambini fanno il miglio a piedi, insieme, durante l'orario scolastico.
La maestra Porcelli ha risposto che questo avviene in altri contesti, che le  insegnanti non se la sentono di portare i bimbi fuori negli intervalli e anzi che i bambini hanno bisogno di essere contenuti, calmati, devono trovare uno spazio di serenità. I bambini hanno un carico di energia notevole. Prima di tutto vanno placati per evitare una ansia esasperante.
Il contenimento aiuta a esprimersi meglio. Il Preside ha aggiunto che firma molte pratiche per infortuni avvenuti negli intervalli sia alle medie che alle elementari. Insomma, i bambini si tengono in classe perché sono troppo esuberanti.
3. Adozione alternativa ai libri: le fotocopie non sembrano offrire particolari vantaggi nella co-costruzione del sapere. Il preside ci ha risposto che invece si punta molto sulla ricerca e la didattica esperienziale. Noi abbiamo detto che fino alle seconde non se ne aveva traccia, sappiamo da altri che nelle quarte e quinte qualcosa di questo si intravede ma poi sappiamo anche che in quarta e quinta si e' iniziato da qualche anno a questa parte ad adottare i libri di testo.
La maestra Porcelli ci ha detto che nei primi due anni l'obbiettivo principale e' la letto-scrittura argomento che non si presta molto a questa didattica.
Il preside ha spiegato che si sta adottando il libro di testo per agevolare da un lato gli allievi a studiare sui libri in vista delle medie dall'altro gli insegnanti che spesso cambiano e non sempre sono preparati. Preside: la scuola usa le schede proprio per far partecipare i bambini alla costruzione di un proprio libro.
Porcelli: Si usano i libri per storia in IV e anche per matematica in V; in modo che in caso di supplenti questi non si perdano e che i ragazzi trovino un elemento di raccordo con le medie.

4. Sulla questione troppi compiti e sul fatto che spesso sembra che la spiegazione la dobbiamo fare noi a casa, sul fatto che i bambini non sono assolutamente in grado di fare i compiti da soli e che sono sottoposti ad una pressione di apprendimento eccessiva.
Bisogna parlarne con le maestre di classe e ci sono genitori che, al contrario, si lamentano che i bambini non fanno abbastanza e che poi alle medie sono in difficoltà.
5. Sul disagio manifestato dai bambini
Forse siamo noi genitori che passiamo ai bambini un messaggio di svalutazione della scuola che si riflette poi nell'atteggiamento che hanno i bambini a scuola.
Alla fine la Porcelli ha anche voluto dare un suggerimento complessivo: non dobbiamo giudicare ed agire nella scuola con i nostri parametri e la nostra esperienza. La scuola che frequentano oggi i nostri figli non ha nulla a che vedere con quella che abbiamo frequentato noi ed applicare quei parametri non funziona.

Nessun commento:

Posta un commento