Lo sportello d’ascolto offerto al liceo dalla psicologa dr.ssa Elisa
Cordera è al suo quarto anno di attività. Essendo uno sportello scolastico,
esso si propone finalità di sostegno alla crescita, promozione del benessere,
accompagnamento del giovane da parte di un adulto fuori dal campo affettivo (e
quindi distaccato e obbiettivo). Non si tratta di una psicoterapia, attivabile presso
le strutture sanitarie territoriali.
Si articola in 3 ore settimanali e vi si accede attraverso
le tre insegnanti referenti: MAGNETTO, NAPOLITANO e RASI. Gli studenti chiedono
un appuntamento alla psicologa rivolgendosi direttamente a tali insegnanti o
indirettamente tramite altri insegnanti di loro conoscenza o fiducia. I genitori
non possono chiedere un appuntamento alla psicologa per i figli, ma possono
segnalarne la necessità ad un insegnante che poi inviterà nei modi opportuni lo
studente a fare un accesso, oppure possono rimettere la
responsabilità di un accesso direttamente nelle mani dei figli, parlandone a
casa. Le famiglie che non intendono consentire ai propri figli l’accesso allo
sportello devono manifestarlo espressamente in segreteria, diversamente vale la
regola del silenzio-assenso e lo studente sarà libero di chiedere un appuntamento
se e quando vorrà..
L’imbarazzo davanti ai compagni avviene solo nelle classi
prime, che infatti vengono sensibilizzate in un incontro ad inizio anno (già
avvenuto la settimana scorsa). Negli anni successivi, il fatto che un compagno
si rivolga alla psicologa non è più vissuto come imbarazzante da nessuno.
Oltre agli incontri individuali, sono anche attivabili su richiesta
degli studenti, degli insegnanti o dei genitori di una classe interventi sui
gruppi-classe qualora emergano problematiche a quel livello. La psicologa è ugualmente
disponibile a programmare incontri-conferenze a livello di scuola, con i genitori
di tutte le classi del liceo magari suddivise fra biennio e triennio, su
tematiche d’interesse suggerite da lei stessa o dai genitori. Va però detto che
il monte-ore settimanale verrebbe così intaccato, sottraendo ore ai colloqui
individuali. Volendo quindi aumentare la presenza della psicologa a scuola, bisognerà
pensare ad un’autotassazione delle famiglie, sulla base di un preventivo della
professionista e dell’interesse delle famiglie.
Chiederemo alla psicologa di proporre contenuti e costi di
un incontro o di un piccolo ciclo d’incontri.
Nessun commento:
Posta un commento