18 apr 2011

INCONTRO PRESIDE-RAPPRESENTANTI

Il 5 aprile u.s c’è stato un incontro con la dirigente scolastica e i sei rappresentanti delle prime e delle seconde, alla presenza anche del presidente della commissione mensa. L’incontro è stato promosso e fortemente voluto per cercare di capire se era possibile trovare una soluzione al c.d. “problema mensa”. Nell’incontro durato circa due ore e mezzo, la dirigente si è dilungata molto sulla sue capacità di mantenere il POF uguale a quello dell’anno precedente nonostante i tagli Gelmini, su quali fossero i suoi reali problemi continuando a ribadire che la mensa è un “problemino” che non può togliere preziosissimo tempo alla medesima. Comunque con le dovute insistenze finalmente abbiamo affrontato il problema mensa e questo è quanto emerso:
-Per questi mesi sino alla chiusura dell’anno scolastico non verrà istituito nessun servizio di sorveglianza. Al momento i controlli sono fatti da Gina e Dolores (le nostre operatrici scolastiche) che si devono dividere fra quindici aule. …..apprezziamo la buona volontà.?!?!?
-Per l’anno prossimo sembra che le difficoltà si triplichino, provo a sintetizzarle: la soluzione di mettere il servizio di sorveglianza con l’impiego delle maestre non sembra percorribile per due ordini di motivi: primo, la spesa che verrebbe ripartita sulla famiglie sarebbe troppo elevata e  secondo politicamente questa richiesta sarebbe vista con molta negatività. Tuttavia tale soluzione accontenterebbe non solo le famiglie ma anche le povere maestre. Infatti le stesse potrebbero usufruire del servizio mensa  e non sarebbero costrette ad uscire dalla scuola  subito dopo la mensa e per tutto il tempo della mensa e del dopo-mensa. Il problema delle maestre è che non avendo più il tempo pieno, avendo tre rientri al pomeriggio e non potendo usufruire dell’aula insegnanti (perché non c’è), sono costrette a uscire, sostenere il costo del pranzo e far trascorre le due ore per poi rientrare. Nella bella stagione potrebbe essere forse anche piacevole ma durante l’inverno nutro forti dubbi che sia così piacevole.  
-La soluzione alla quale sta pensando la nostra preside è quello di istituire il servizio mensa con le consulenti madrelingua. In merito a ciò la Sig.ra Cena ha affermato che avrebbe iniziato subito i colloqui con il corpo insegnati per capire quali sarebbero resi disponibili a tale iniziativa. Chissà se con tutti i problemi che ha, la sig.ra Vighi (la preside)  troverà il tempo per mantenere le promesse e attuare una soluzione che comunque richiede un impegno economico che cadrà sulle spalle delle famiglie, nonostante da Roma stiano arrivando segnali o pressioni affinché le dirigenze scolastiche non si rivolgano alle famiglie per cercare di sopravvivere. A questo link quanto ricevuto da Flavio.
Mi chiedo come farà la nostra preside quando al 30.06.2011 scadrà il contratto con la cooperativa “Cooperativa Nuova Socialità” di cui fanno parte la Sig.ra Gina e Dolores, e sarà costretta a indire nuovi appalti per gestire tutto ciò che è affidato alle operatrici scolastiche avendo il 50% in meno dei fondi statali previsti per questo servizio. Si preoccuperà ancora della nostra mensa? A questo link il volantino che è stato redatto da una operatrice scolastica che fa parte della nostra cooperativa.
Raffaella Tarquini

2 commenti:

  1. Sono felice che la questione sia finalmente stata discussa a livello di istituto. Concordo sul fatto che la soluzione che coinvolge le insegnanti sarebbe la migliore, in quanto per cio' che ne so era stato il loro incoraggiamento e il loro atteggiamento a favorire un'attitudine positiva da parte dei bambini per la mensa e il cibo in anni precedenti.
    Per curiosita', quale sarebbe il costo di questa soluzione? Si puo' sapere? Al momento gettiamo letteralmente nel cesso (scusate il termine) 80 euro al mese per un cibo che molto spesso non viene nemmeno toccato. Abbiamo fatto (e spero continueremo a fare) cio' che potevamo per far cambiare direzione al governo sui tagli indiscriminati alla scuola (per quanto mi riguarda, e' l'indiscriminatezza a farmi infuriare). Al momento non ci vedo nulla di male a non stare a sentire una circolare che chiede di non far pesare sulle famiglie i tagli (e su chi dovrebbero pesare?), e cercare di arrivare a una soluzione, se il costo, ovviamente, non e' eccessivo.
    Luciano Lavagno

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  2. Credo che l'idea di caricare sui consulenti di lingua la sorveglianza durante la pausa mensa assolva entrambe le esigenze (in questo senso mi sembra una buona idea) da una parte non carica le famiglie per il programma base scolastico (e questo è solo formale nel nostro istituto che comunque fa pagare la rata extra per i consulenti) dall'altra garantisce un'assistenza più qualificata durante tale periodo. Sarebbe anche interessante che qualche insegnante si sbilanciasse a dare il proprio parere, magari anche in forma anonima vista la delicata posizione.

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