Il Collegio Docenti dell'Istituto Altiero Spinelli a inizio giugno 2014 aveva approvato la proposta, pervenuta dal Comitato Genitori, di fare una intera settimana di vacanza a febbraio, al tempo del Carnevale, per permettere una sosta un po' più lunga - e un po' più "europea" - durante l'intenso, e faticoso per tutti, anno scolastico.
Tuttavia, la Giunta dell'Istituto Spinelli, riunitasi in questi giorni di metà luglio, ha invece optato contro tale possibilità. La settimana di vacanza a Carnevale quindi NON si farà.
Sulle considerazioni socio-economiche (Torino città di turismo alpino e degli sport invernali), ha prevalso l'adesione al calendario regionale tradizionale, (per quanto ogni scuola abbia l'autonomia di modificarlo un po' mantenendo il numero di giorni scolastici prestabilito); ha prevalso l'uniformarsi ai calendari delle scuole del quartiere; e ha prevalso il timore di dare un disservizio a quelle famiglie che non avrebbero sfruttato la settimana di vacanza in febbraio e magari non avrebbero saputo "dove sistemare i figli".
Se posso permettermi di dire qui la mia opinione personale, mi dispiace. Considero squilibrata la lunghezza delle vacanze estive rispetto alla brevità delle pause previste durante l'anno scolastico in Italia.
Pause meglio distribuite durante l'anno sarebbero molto benefiche, darebbero la possibilità di ricaricare le pile e allentare la tensione, tanto meglio se con attività sportive. Sarebbe anche un modo molto bello di creare tempo di qualità con i figli.
Immagino anche che le famiglie che non facciano sport invernali, o che non abbiano possibilità, desiderio o motivi di viaggio, possano -come si fa sempre- "inventarsi" soluzioni per la custodia dei figli, con l'aiuto delle famiglie dei compagni e dei soliti preziosi parenti. O meglio: ritengo, e così avevano ritenuto molti docenti, valesse la pena a Carnevale di chiudere la scuola del tutto per quei soli tre giorni in più rispetto ai due giorni contemplati dalla Regione Piemonte.
Ma preside Garosci e l'organismo amministrativo hanno deciso che la scuola, in caso di vacanza di Carnevale più lunga, avrebbe dovuto restare aperta, pur senza lezioni frontali, per coloro che in vacanza non sarebbero andati, comportando questo un esborso extra per il personale che si sarebbe occupato dei ragazzi, impensabile a carico delle famiglie. Questa impostazione, a mio parere, sfalsa l'intera questione. Anche perché comunque i ragazzi e le famiglie in alcuni giorni si trovano comunque la scuola chiusa dal Calendario Regionale: lunedì 16 e martedì 17 febbraio 2015.
Non si sono dunque voluti aggiungere mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20 febbraio 2015:
la settimana "bianca" non si farà.
Resterà come sempre la facoltà, tollerata dall'Istituto, per quei torinesi che ritengono imprescindibile la settimana bianca o per quelle famiglie che hanno piacere/necessità di fare un viaggio, di "prendersi" da sé quei tre giorni in più...
Vi chiederete allora perché si cominci in anticipo, l'11 settembre 2014: per poter far vacanza il 22 ed il 23 dicembre.
Carissimi tutti, personalmentre sono d'accordo con la preside sulla questione. buone vacanze micaela zorec
RispondiEliminaMeno male che qualcuno è d'accordo con quanto è successo :-) Io resto dell'idea che la Regione Piemonte ha un forte bisogno di turismo invernale e che una più breve pausa estiva, con maggiori vacanze durante l'anno, sarebbe più equilibrata per i giovanissimi dal punto di vista psico-fisico e ci allineerebbe anche alla famosa Europa, visto che siamo la scuola "Europea".
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